« [...] I Servi di Santa Maria organizzarono, fin dal loro primitivo ritiro, oltre al canto dell’ufficio divino, un fervido culto di lode alla Vergine. [...] La chiesa della SS. Annunziata di Firenze fu dotata di un organo già nel 1289, certo per sostenere il canto e per interludiare. Alla fine del trecento il convento ha tra i suoi frati un compositore importante dell’ Ars Nova: fra Andrea dei Servi da Firenze [...]; è noto anche un fra Giovanni dei Servi: nel 1336 scrive un laudario per la Confraternita di San Zanobi. Proprio fra Andrea, nel 1379, sostituisce il vecchio organo con uno nuovo, costruito sotto la direzione di Francesco Landini, suo amico fraterno. Il frate ci ha lasciato una precisa descrizione dell’organo che fu provvisto (primo esempio nella storia di tale strumento) di una pedaliera di dodici note. Dopo la morte di fra Andrea le scarse notizie sull’attività musicale dell’Annunziata vengono dai libri di amministrazione che ci rimangono. Risulta che dagli anni del Concilio di Firenze (1439-1445) anche in convento c’è un rinnovato interesse per la musica e il canto in particolare. Vengono assunti organisti ed insegnanti di musica per i giovani, mentre compare ripetutamente l’opera assidua di frati musicisti. Nel 1453 l’organo di fra Andrea viene sostituito da uno costruito dal celebre Matteo da Prato e nel 1465 Piero di Cosimo Medici († 1469) ne fa costruire uno per uso esclusivo della cappella della Vergine Annunziata. L’attività liturgico-musicale si esplica nel canto della messa, dell’ufficio divino e delle lodi alla Madonna ... A cominciare dagli anni ’70 del sec. XV, i giovani frati, ad opera di eccellenti maestri, vengono formati al canto, alla composizione polifonica, allo studio degli strumenti, soprattutto organo e clavicordo ... oltre, naturalmente, la notazione e la miniatura di splendidi corali.
I tempi erano maturi quando nel 1477 fu eletto superiore del convento fra Antonio Alabanti da Bologna, uomo di vasta cultura e animato da molteplici interessi artistici. Con lui nel 1481 si hanno i primi contratti con musicisti provenienti dal Nord [...]. Scritto di sua mano ci è giunto anche un organico polifonico – nella classica disposizione a quattro voci – composto di 21 giovani frati con i loro maestri.[...]
Molti di essi erano compositori: di alcuni ci restano, nei codici fiorentini, composizioni sacre e profane. Alcuni sono teorici e compositori sommi come Alessandro Agricola e, soprattutto, Enrico Jsaac (Yzac, si firma) che, costretto ad abbandonare Firenze nel 1493, vi farà ritorno negli anni della vecchiaia. Alla sua morte (1517) viene sepolto nella Chiesa a lui tanto cara della SS. Annunziata (cappella di Santa Barbara) [...].
Quando in città l’attività musicale riprese, lo fece su basi sorprendentemente nuove. [...] Anche la Cappella dell’Annunziata si ricostituisce nei primi anni del ’500: vi si trovano, giovanissimi, nomi destinati a diventare famosi. Oltre a Bartolomeo degli Organi, ormai affermato compositore e organista, Francesco Aiolle e Bernardo Pisano, autore di responsori, esistenti, manoscritti, alla Biblioteca Nazionale. A lui, primo esempio nella storia della musica, il grande stampatore Petrucci dedicò l’onore della stampa di opera d’autore: Musica di Messer Bernardo Pisano sopra le canzoni di Petrarca (1520). All’Annunziata insieme alla pratica della grande polifonia continua quella della laude polifonica e, probabilmente, di quella monodica accompagnata dall’organo. Fatto questo particolarmente importante: la laude, oltre che espressione di devozione e di fede, è scuola d’arte musicale [...] ».
È questo il testo di un depliant del Quartetto Pro Musica di Firenze, 2 maggio 1987, scritto dal p. Valente Enrico M. Gori, osm (1921 † 1999), cultore di storia della musica sacra e delle laudi e amico fraterno del padre Eugenio Casalini.
Alle notizie generali che contiene, faccio seguire alcune informazioni inedite sui cantori e musicisti raccolte spogliando i registri di amministrazione del convento della SS. Annunziata negli anni tra il 1505 e il 1508 (il pagamento dei salari).
L’ordine è quello alfabetico.
ORGANISTI E CANTORI (1505-1508)
frate Andrea Francioso luglio 1506; dicembre 1507; compera quinterni rigati per canto figurato gennaio 1508; aprile 1508; giugno 1508
Baccino di Michele Angelo [Bartolomeo degli Organi] suona l’organo novembre 1505; suo salario, portò frate Stefano da Milano, gennaio 1506; portò fra Paulino, aprile 1506; maggio 1506; luglio 1506, portò Lionardo; portò Stefano da Milano gennaio 1508; idem marzo 1508
Bastiano di Giovanni canta le laude febbraio 1506
frate Battista ha cantato tre mesi ottobre 1507
frate Bernardo fiorentino per suonare l’organo giugno 1505; giugno 1506; luglio 1506; agosto 1507; per “aconciare” l’organo per un mantice nuovo settembre 1507; ottobre 1507; novembre 1507; dicembre 1507; gennaio 1508; febbraio 1508; aprile 1508; maggio 1508; giugno 1508 [fiorentino, diverso da Bernardo Pisano]
frate Filippo da Prato discepolo di fra Andrea Francioso, dicembre 1507; giugno 1508
frate Filippo di Polidoro annota i libri di canto figurato dicembre 1507; Filippo “monacho” di Polidoro per arte di notare certi libri di canto figurato febbraio 1508; per annotare libri e per cantare aprile 1508
Francesco dell’Aiolle canta le laude novembre 1505; portò Iacopo d’Antonio Lapi aprile 1506; idem maggio 1506; idem giugno 1506
Giovanni Antonio da Milano canta il canto figurato ottobre 1507; dicembre 1507; gennaio 1508
frate Giuliano per avere cantato la passione maggio 1506
frate Marco da Firenze per cantare canto figurato alla cappella della Nunziata agosto 1507; per avere annotato i libri di canto figurato novembre 1507; canta nella cappella febbraio 1508; aprile 1508
frate Martino per aver cantato la passione maggio 1506
frate Pier Matteo da Faenza vestimenta per cantare ottobre 1507; maggio 1508; giugno 1508
ser Raffaello prete canta settembre 1507; canta nella cappella dicembre 1507; maggio 1508; giugno 1508
frate Tommaso per parte di lettere cioè maiuscole in su “el libro di canto figurato” dicembre 1507
frate Ventura settembre 1507; novembre 1507; gennaio 1508; marzo 1508; aprile 1508
Zaccaria d’Antonio canta le laude, settembre 1507; ottobre 1507; novembre 1507; dicembre 1507, canta su l’organo; marzo 1508; maggio 1508.
Paola Ircani Menichini, 23 febbraio 2024. Tutti i diritti riservati.
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